Dialogo sul libro di Marco Molendini “Pepito, il Principe del Jazz”
12-10-2023 - Associazione Ideerranti
Gio
12
Ott 2023
orario: 18:00
dove: Sala Vanni, Piazza del Carmine, Firenze
A cura di Associazione Ideerranti
Ad Ottobre prende avvio la rassegna NOTE, un’iniziativa tutta nuova nata dalla collaborazione tra Musicus Concentus, un’Associazione che ha a Firenze una lunga storia nel campo della musica e Ideerranti, un'Associazione nata nel 2021 che opera prevalentemente nel campo della letteratura.
Con Musicus Concentus abbiamo realizzato il progetto di coniugare note e parole, lettura e musica attraverso l’incontro con scrittori e cultori della musica, selezionando libri di musicisti e critici musicali che hanno dato voce alla loro ispirazione con le parole e con le note.
Gli incontri si svolgeranno nella prestigiosa Sala Vanni, in Piazza del Carmine a Firenze, dove Musicus Concentus da anni propone importanti concerti di musica jazz e non solo.
Il progetto vuole realizzare una “contaminazione” tra musica e lettere che auspichiamo possa incontrare l’interesse del pubblico della Sala Vanni.
Il primo incontro sarà il 12 ottobre alle 18.00 con Marco Molendini e Neri Pollastri per un dialogo sul libro di Molendini “Pepito, il Principe del Jazz”. Il libro racconta l’incredibile e affascinante storia del principe Pepito Pignatelli, batterista e appassionato di jazz, del mondo che gli ruotava intorno e che in larga parte è coinciso con la Roma della Dolce vita, e delle sue mille, folli imprese per portare nella capitale la musica che considerava la più bella del mondo. Innamorato del jazz in giovanissima età, Pepito Pignatelli è un personaggio leggendario: a vent’anni ha fondato il Mario’s Bar, primo jazz club italiano; ancora giovanissimo ha conosciuto il carcere per una scapestrata vicenda di droga; dagli anni Cinquanta ha animato le notti dei locali più celebri, tra via Veneto e Trastevere; si è coperto di debiti pur di tenere in vita il Blue Note e il Music Inn, due locali che hanno fatto la storia; ha conosciuto, ospitato, accompagnato nei loro giorni romani maestri come Chet Baker, Gato Barbieri, Dexter Gordon, Charles Mingus, Ornette Coleman, Bill Evans. La sua storia è anche un affresco della Roma degli anni Sessanta e Settanta, di una città avvolgente e seducente, di un tempo passato e irripetibile. Pepito, il principe del jazz ha avuto grandi recensioni: Giancarlo De Cataldo l’ha definito “meraviglioso”, Alberto Riva “clamoroso ed imperdibile”, e Corrado Augias ha scritto di “straordinaria vicenda” raccontata “con notevole divertimento (suo e del lettore)” con “una scrittura vivacissima”.
Il secondo incontro sarà il 9 novembre alle 18.00 con Giancarlo Schiaffini e Neri Pollastri e la conversazione si incentrerà sul libro di Giancarlo Schiaffini “Una generazione fortunata”. E’ proprio l’autore a regalarci la migliore presentazione del suo libro in cui il filo della sua biografia e quello delle vicende del tempo che ha attraversato si intrecciano su un tessuto costituito dalla musica e dalle tendenze musicali che hanno animato il Novecento. “..gli inizi del Rock’n’Roll, la Pop Art, il Beat, l’arte informale (Pollock, Rothko, Burri e molti altri), lo sviluppo e la differenziazione della musica contemporanea, compresa l’acquisizione dell’improvvisazione (Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, New Phonic Art, AMM), i romanzi di Salinger, Heller e Calvino, i Peanuts di Schulz, l’Happening, la tendenza del Jazz all’informale (la New Thing dal Free Jazz in poi), il design, gli urlatori e i cantautori, la musica creativa europea, l’interazione tra le diverse arti e molto altro ancora, furono tutti accadimenti del Secondo dopoguerra, principalmente tra gli anni ’50 e ’60. Furono anni movimentati che posero le basi per ulteriori sviluppi e io avevo l’età giusta per esserne affascinato e un po’ confuso”.
Per maggiori dettagli, visitate il sito www.ideerranti.it