“Il corpo basilicale di Santa Maria del Fiore” - conferenza
Venerdì 24 marzo 2023, ore 17.00
Lyceum Club Internazionale Firenze, Palazzo Adami Lami, Lungarno Guicciardini n° 17, Firenze
Sezione Toscana-Istituto Italiano dei Castelli in collaborazione con
Lyceum Club Internazionale Firenze
Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli
Lyceum Club Internazionale Firenze, Palazzo Adami Lami, Lungarno Guicciardini n° 17, Firenze
Sezione Toscana-Istituto Italiano dei Castelli in collaborazione con
Lyceum Club Internazionale Firenze
Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli
Conferenza tenuta dal Prof. Arch. Luca Giorgi
Dopo l’iniziale intenzione di ampliare la vecchia cattedrale di Santa Reparata, alla fine del tredicesimo secolo a Firenze si iniziò a costruire quella che sarebbe stata la più grande chiesa dell’occidente.
Il progetto subì continui cambiamenti a partire dalle rilevanti trasformazioni imposte al corpo basilicale già nella prima fase, quando ancora vi era la coesistenza della vecchia cattedrale e l’edificazione della nuova la chiesa, che subì un’interruzione dei lavori dovuta al contemporaneo inizio del grande campanile adiacente.
In questa fase la chiesa, come è evidente dal tratto iniziale dei fianchi della navata, doveva avere una partizione completamente diversa dalla definitiva. La scelta di conferire all’edificio le grandi campate attuali deriva da un cambiamento progettuale, in seguito al riesame del fallimento della costruzione del Duomo Nuovo di Siena.
I problemi strutturali riscontrati man mano che la costruzione del corpo basilicale avanzava suggerirono l’adozione di ripetute correzioni, con l’inserimento continuo di tiranti (in parte poi eliminati), e conseguentemente al cambiamento totale di quelle che erano le intenzioni
iniziali.
È interessante notare che l’aspetto odierno dei fianchi della navata è dovuto a interventi anche molto posteriori, dato che è stato definito esternamente dal loro completamento, avvenuto solo alla fine del sedicesimo secolo, e internamente dai restauri ottocenteschi.
Ingresso libero senza prenotazione
Dopo l’iniziale intenzione di ampliare la vecchia cattedrale di Santa Reparata, alla fine del tredicesimo secolo a Firenze si iniziò a costruire quella che sarebbe stata la più grande chiesa dell’occidente.
Il progetto subì continui cambiamenti a partire dalle rilevanti trasformazioni imposte al corpo basilicale già nella prima fase, quando ancora vi era la coesistenza della vecchia cattedrale e l’edificazione della nuova la chiesa, che subì un’interruzione dei lavori dovuta al contemporaneo inizio del grande campanile adiacente.
In questa fase la chiesa, come è evidente dal tratto iniziale dei fianchi della navata, doveva avere una partizione completamente diversa dalla definitiva. La scelta di conferire all’edificio le grandi campate attuali deriva da un cambiamento progettuale, in seguito al riesame del fallimento della costruzione del Duomo Nuovo di Siena.
I problemi strutturali riscontrati man mano che la costruzione del corpo basilicale avanzava suggerirono l’adozione di ripetute correzioni, con l’inserimento continuo di tiranti (in parte poi eliminati), e conseguentemente al cambiamento totale di quelle che erano le intenzioni
iniziali.
È interessante notare che l’aspetto odierno dei fianchi della navata è dovuto a interventi anche molto posteriori, dato che è stato definito esternamente dal loro completamento, avvenuto solo alla fine del sedicesimo secolo, e internamente dai restauri ottocenteschi.
Ingresso libero senza prenotazione
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